NELLA VENEZUELA DEI MIRACOLI, C'E' IL PROIETTILE SULLA FASCIA: ROBERTO ROSALES |
Roberto José Rosales Altuve nasce il 20 novembre 1988 a Caracas (Ven). E' cresciuto nel team del Deportivo Gulima, nella periferia della capitale venezuelana. Dopo aver disputato diversi tornei della Liga César del Vecchio, ben nota nel suo Paese, Rosales ha firmato per il Caracas Futbol. Visto il brillante campionato sudamericano Under 20 del 2007 disputato in Paraguay, è stato avvicinato dall’Anderlecht, ma alla fine suo il trasferimento non si concretizzò perché il Caracas raggiunse un accordo con il club belga. Rosales, deluso dalla cosa, chiese tramite il suo procuratore, ad altri club belgi di dargli un’opportunità e finalmente il Gent lo ha prese per un periodo di prova che si è concluse positivamente con la firma di un contratto. Debuttò nell'estate 2007 nel Intertoto contro il Clinftonville, e da allora le sue prestazioni con la casacca dei "Buffalos" sono diventate sempre più positive, che sono culminate con la magica annata 2009-2010, in cui il Gent arrivò secondo in campionato qualificandosi storicamente per la Champions League. Il suo allenatore, l’ex portiere Michel Preud’Homme se lo portò al Twente, in Olanda. Rosales diventò così il primo venezuelano a giocare in Eredivisie, e a disputare la Champions League. Ha addirittura mise a segno il primo gol di un venezuelano nella massima competizione europea (il 2-3 contro il Tottenham, nel girone dove c'era anche l'Inter). Quest’anno col Twente ha vinto la Coppa d’Olanda in finale contro l’Ajax. Con la Nazionale venezuelana ha collezionato 18 presenze.
Rosales è un laterale destro, che nonostante il fisico non certo imponente (174 cm x 73 kg) si va valere anche su questo versante. Gran corridore, è molto veloce e ama giocare il pallone. La facilità nel tocco di palla è facilitata dalla sua ottima tecnica individuale, e piace scambiarsi volentieri con i compagni riuscendo spesso a proporsi in avanti ed arrivare al cross dal fondos. Attento e disciplinato in difesa, Rosales è forte nell'uno contro uno, dotato di grande temperamento, è un autentico pendolino instancabile sulla fascia. A livello tattico è molto migliorato, anche grazie all'esperienza sia in Belgio che in Olanda
A cura di Antonio Cupparo
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