Oggi 14 giugno 2011 faccio un omaggio a tutti i miei giallorossi!!!

Ebbene il paragone può calzare fino ad un certo punto, per diversi motivi: Alvarez è argentino, è mancino, gioca più defilato del brasiliano. Certo tecnicamente nel tocco di palla e nelle accellerazioni ma sopratutto nell'andatura palla al piede può sembrare lui. Il suo ruolo è quello di esterno o trequartista in un centrocampo a 4, ma è stato utilizzato nel Velez anche come terzo di un attacco a, posizione che penso gli verrà proposta da Luis Enrique largo a sinistra con conseguente e probabile partenza di Mirko Vucinic.
Veniamo alla sua storia calcistica e non: Ricardo Alvarez nasce a Buenos Aires (Argentina) il 12 aprile 1988 ,da piccolo gioca nel Ceballito Juniors e nel Club Parque di Buenos Aires. Poi viene tesserato prima dal Boca Juniors e poi dal Vélez Sársfield , con il quale fa il suo esordio nell'agosto 2008. Nel "Fortin" ci sono giocatori del calibro di Moralez, Cristaldo, Zapata, Martinez, ma da subito diventa uno degli idoli del "Jose Amalfitani". Poco dopo il suo debutto arriva però un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio che lo tiene fuori dal prato verde per una bella fetta della stagione. Torna in campo proprio nell'ultima partita dell'Apertura 2009 che aveva visto vincere il Velez in casa del Gimnasia Jujuy e che ha decretato la vittoria finale per "El Fortin. Segna il suo primo gol nella primera division argentina nell'"impero" del River Plate , il Monumental, dove andò a segno nell'unico centro del 2-1 per i Millionarios. La settimana successiva rimedia anche il suo primo cartellino rosso, contro il Racing Avellaneda. In totale nella stagione gioca 11 partite e segna 1 gol. Nella Clausura 2010 gioca 15 partite seganndo l'unico gol nel match contro il Lanus. Quest'anno è diventato un elemeto fondamentale per la compagine di Gareca, ricoprendo tutti i ruoli di centrocampo, e diventando assoluto protagonista nella Coppa Libertadores, dove "El Fortin è arrivato in semifinale eliminato dagli uruguayani del Penarol.
Il suo più grande ammiratore è Zinedine Zidane, ed è un estimatore anche di Mauro Zarate, che ha giocato ai suoi inizi nel Velez, e che probabilmente incrocierà nei prossimi derby all'Olimpico
Inizia principalmente come mezz'ala, ma quando la sua squadra è in possesso di palla, sa sia allargarsi, sia accentrarsi, e in questo può ricordare un certo Iniesta!!!. Intelligente, sa sempre cosa fare della palla e sa come gestire il gioco.

Servizio di Antonio Cupparo
grande antonio
RispondiEliminaGrazie ! ! !
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