Gli sono bastate solo 12 presenze con il Celtic, dove si è trasferito nell’estate 2010 proveniente dal Maccabi Haifa per conquistare l’attenzione di Sir Alex Ferguson, interessato a rinnovare il suo parco centrocampisti per la stagione 2011/12 (con ogni probabilità lasceranno l’Old Trafford Carrick, Anderson e Gibson, in attesa di capire esattamente se Scholes continuerà o meno a giocare). 23 anni compiuti da poco (5/2/88), si mise in grande evidenza già al torneo di Viareggio nel 2007 ma la stampa italiana, piuttosto che rimarcare le sue ottime prestazioni con la maglia del Maccabi, sottolineò piuttosto il suo essere un arabo che militava in una squadra israeliana. Nazionale d’Israele (16 presenze e 0 gol, debutto nel 2008), è un mediano centrale molto compatto fisicamente (178x75) e formidabile nel takle, specialità in cui eccelle grazie a grinta, velocità e scelta di tempo davvero fuori dal comune. Al di là della sua abilità in interdizione, dal punto di vista tecnico dispone di un buon destro, capacità di palleggio interessanti e visione di gioco più che dignitosa per un centrocampista difensivo. Al di là delle scarse doti realizzative, il limite maggiore di Biram Kayal resta la tendenza a tener troppo palla, rallentando l’azione di squadra in fase di possesso. In questo senso, l’esperienza in una Scottish Premier League fin troppo frenetica, lo sta aiutando molto a migliorare.
Articolo scritto da Marcello Olivieri per Footlandia
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