venerdì 14 dicembre 2012

ADRIEN RABIOT



Il Psg ormai può essere definito un Dream Team grazie agli immensi sforzi economici della nuova proprietà che in due anni ha portato all'ombra della Torre Eiffel giocatori del calibro di Pastore, Menez, Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi, e ultimo Lucas dal Sao Paulo. Ma il centro di formazione francese può essere tranquillamente considerato tra i migliori dell'intero panorama calcistico dell'esagono, con calciatori che già fin da giovanissimi mostrano un talento eccezionale. Nelle nostre rubriche in passato abbiamo già parlato di Abdallah Yaisien, e di Hervan Ongenda, il primo un futuro grande fantasista, il secondo un bomber di razza che fantastico è dir poco. Oggi parliamo del calciatore che circondato da tutte stelle, si sta facendo largo a colpi di grande talento: stiamo parlando di Adrien Rabiot.

Nato il 3 aprile 1995 a Saint-Maurice a 10 km dalla capitale Parigi, la carriera di Adrien Rabiot è iniziata per assurdo nelle giovanili del Manchester City che lo avevano strappato al Creiteil, ma l’esperienza fu brevissima in quanto il Psg è statp altrettanto abile a strapparlo al club di Mancini e a fargli firmare il suo primo contratto da professionista all'età di 17 anni. Adrien si è fatto subito accorgere tra i tanti giovani calciatori che calcano Camp des Loges, tanto che è stato subito notato da Carlo Ancelotti, che nel Luglio 2012 ha deciso subito di aggiungerlo in pianta stabile con la prima squadra. Dopo un promettente precampionato, Rabiot ha esordito in Ligue 1 contro il Bordeaux, affianchiandosi a importanti centrocampisti come Thiago Motta e Matuidi. Inoltre è poi arrivato addirittura l'esordio in Champions League contro i croati della Dinamo Zagabria, diventando così il più giovane calciatore a giocare titolare nella storia della fase a gironi della Champions League. A livello internazionale, Rabiot è titolare inamovibile dell’Under 19 e molti addetti ai lavori credono che ben presto verrà preso in considerazione per l’Under 21 grazie al suo talento, e non crediamo noi sia utopia che venga chiamato anche per la nazionale maggiore.
Fisico imponente (188 x 73), abbinato ad una superba rapidità palla al piede ne fanno un calciatore che ha tutto per sfondare: mancino naturale, può giocare in tutti i ruoli della mediana, Ancelotti lo ha utilizzato come mezz'ala grazie alla capacità di inserirsi palla al piede in modo incredibile, mostrando un buon dribbling e capacità di rifinire l'azione


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