ROMAIN ALESSANDRINI

Nato il 3 giugno 1989 a Marsiglia, Alessandrini è di chiarissime origini italiane, ha iniziato a dare i primi calci proprio nella gloriosa formazione biancoceleste, fino a quando decide di trasferirsi a giocare professionista col  Gueugnon, accettando di andare a 500 km di distanza da quello Stade Velodrome, con cui avrebbe sognato di esordire. Da sempre e ancora oggi è un grande tifoso dell’OM, Romain ha fatto il suo esordio in National, ma nell’incontro disputato contro la formazione del Plabennec, ha subito un brutto infortunio al legamento crociato del ginocchio lo ha tenuto lontano dai campi per sei mesi. La sua forza di volontà, e la voglia di emergere hanno fatto si che il suo recupero sia stato prima del previsto. Di ammiratori alla fine gli sono rimasti eccome, e il Clermont, con Chavanon il capo degli osservatori, ha fiutato l’affare lo ingaggia a parametro zero: una vera e propria scommessa della squadra di Michel Der Zakarian, che nel 2010 doveva confermarsi ai buoni livelli che aveva espresso l’anno precedente arrivando al sesto posto. Alessandrini  ha subito contraccambiato la fiducia concessa giocando una grande stagione, segnando alla fine 10 realizzazioni condite dalla bellezza di sette assist, facendo una gran coppia col suo compagno Sloan Privat

I paragoni per Alessandrini si sono sprecati: il più gettonato è stato quello con Valbuena, l’ala del Marsiglia, con la differenza che il nostro Romain parte leggermente più centrale, fungendo la playmaker. La sua caratteristica principale da mettere subito in evidenza è la rapidità palla al piede nei primissimi metri, che gli permette di superare con apparente facilità l’avversario diretto di turno. Anche grazie al fisico brevilineo (166 x 62) sguscia via come una lucertola, sia giocando accentrato che lungo la fascia. E’ mancino naturale, ma col tempo anche con l’altro piede sembra aver preso confidenza, caratteristica che gli è subito resa utile dopo che gli avversari gli hanno preso le misure. Già infatti i difensori e i centrocampisti della Ligue 2 sono bei marcatori arcigni che difficilmente ti lasciano un metro anche per girarti, e Alessandrini in questo ha dimostrato ampiamente di saperci convivere. Capace di aperture improvvise sia da destra che da sinistra, si è fatto valere anche in zona gol, sfruttando una grande abilità nell’inserirsi, ma sopratutto ha fatto faville i suoi compagni, mettendo a segno assist bellissimi: sia con cross vellutati col sinistro per la testa degli attaccanti, uno su tutti per l’esperto attaccante Riviere,  che ha beneficiato fino adesso per 10 volte gli assist di Romain, diventando il capocanniere della squadra rossonera. Ottimo per quanto riguarda la personalità e nel temperamento, dovrà migliorare senza dubbio dal punto di vista tattico decidendo una volta per tutte un ruolo fisso su cui giocare. Certo non sarà facile per Alessandrini tutto ciò, lui che piace avere libertà di movimento e svariare di qua e di la. Sicuramente da questo punto di vista è importante avere un allenatore e una squadra che ti permettano tutto ciò. Intanto le offerte per Romain stanno fioccando giorno dopo giorno, anche dall’estero hanno cominciato a mettergli gli occhi addosso: nella liga l’Osasuna ha mandato più volte osservatori a fare relazioni su di lui, che saranno state senz’altro positive. I padroni del club di Clermont intanto gli hanno fatto firmare recentemente un prolungamento del contratto fino al 2014, e vogliono però non pochi soldi per darlo via: Sochaux, Nizza e ultimo il Lilla sembrano veramente fortemente interessate. La squadra campione di Francia, che probabilmente il prossimo anno dovrà fare a meno del suo gioiello Hazard, sta pensando seriamente ad Alessandrini. Lui però secondo fonti attendibilissime ha solo un sogno: tornare in quel del Velodrome e incantare i suoi vecchi tifosi del Marsiglia, lui che lo è stato fin da piccolissimo.

DA LEGGERE ANCHE SU

http://www.mistermanager.it/nuovi-talenti-romain-alessandrini/