giovedì 3 marzo 2011

UDINESE , UNA FABBRICA DI CAMPIONI:DA BALBO A AMOROSO,FINO A OGGI CON SANCHEZ E INLER



Il pesantissimo 7-0 al Barbera contro il Palermo ha lasciato a bocca aperta tutti gli appassionati del calcio non solo nazionale: l’Udinese di Francesco Guidolin è in questo momento la squadra che pratica il miglior calcio d’Italia se non dell'intera Europa insieme a Barcellona e Borussia Dortmund


La striscia vincente della squadra friulana, in piena lotta per la zona Champions, non è il frutto del caso, ma il risultato di una programmazione ventennale promossa dal presidente Giampaolo Pozzo e da suo figlio Gino, che gli ha permesso di comprare i talenti quando sono giovani e sconosciuti, magari all’estero e in Paesi spesso snobbati dai grandi club,come il Sud America,per poi valorizzarli e rivenderli poi quando sono diventati dei campioni, guadagnando cifre importanti sempre tenendo in attivo il bilancio societario. 
Passiamo in rassegna tutti quei giocatori che, negli ultimi due decenni, hanno contribuito a creare una delle realtà più belle del calcio italiano,dagli anni 90 in poi:



Abel Balbo (1989-1993)
Quello che si affermerà come uno dei più prolifici bomber della serie A negli anni Novanta, inizia la sua avventura italiana all’Udinese nella stagione 1989-90, quando arriva in Friuli dal Newell’Old Boys assieme al suo connazionale Sensini. Come quest’ultimo, resta in bianconero per quattro anni, due delle quali giocate in Serie B, segnando 65 reti in 134 partite. Fra i protagonisti della promozione del 1991-92, l’anno seguente trascina alla salvezza la squadra segnando 21 reti in serie A e attirando su di sé le attenzioni dei grandi club. Nel 1993 passa alla Roma come primo grande acquisto dell’era Sensi.

Nestor Sensini (1989-1993)

Il difensore argentino arriva a Udine nel 1989 dal Newell’Old Boys. In bianconero gioca per quattro anni totalizzando 138 presenze e 8 reti, ed è fra i protagonisti della promozione in A nel 1991-92. Lascia la squadra friulana nel 1993, quando approda al Parma di Nevio Scala ed è diventato già un jolly in grado di ricoprire diversi ruoli.

Thomas Helveg (1993-1998)
Quando arriva dall’Odense nel 1993-94 è un semisconosciuto. In cinque anni all’Udinese il terzino danese diventa uno dei pilastri della squadra, imponendosi all’attenzione dei grandi club. È prima protagonista della promozione in A nel 1994-95, poi uno dei giocatori chiave della squadra guidata da Alberto Zaccheroni, che sarà in grado di duellare con le grandi nella seconda metà degli anni Novanta, piazzandosi terza nel 1997-98. Gioca 141 partite e segna sei goal, vestendo anche la fascia di capitano, prima di approdare al Milan nel 1998.



Oliver Bierhoff (1995-1998)
Il panzer tedesco arriva in Friuli nel 1995 dopo la retrocessione in serie C dell’Ascoli, suo primo club italiano. Sotto la guida di Zaccheroni si afferma come grande attaccante di livello internazionale, trascinando l’Udinese in Coppa Uefa e vincendo con 27 reti la classifica marcatori nel 1997-98 davanti a un certo Ronaldo. Dopo aver segnato la bellezza di 57 goal in 86 partite, lascia i colori bianconeri per approdare al Milan. 

Marcio Amoroso (1996-1999)
A suggerire l’acquisto dell’attaccante brasiliano dal Guaranì nel 1996 è nientemeno che il grande Zico. Amoroso è stato scartato dai grandi club, e invece, con Bierhoff e Poggi, forma il tridente più forte della serie A. Nel 1998-99, con Guidolin in panchina, si laurea addirittura capocannoniere del campionato con 22 reti. Con la maglia dell’Udinese segna 38 goal in 86 presenze. Nel 1999 viene acquistato a peso d’oro (per circa 64 miliardi di lire!) dal Parma dei Tanzi. 

Stephen Appiah (1997-2000)
Il centrocampista ghanese arriva in Friuli nel 1997 dagli sconosciuti ghanesi dell’Hearts of Oak per merito di Pietro Lo Monaco, che in quel periodo è uno degli osservatori bianconeri. A Udine resta per tre stagioni, imponendosi come uno dei più forti centrocampisti del nostro campionato e diventando anche un pilastro della sua Nazionale. Nel 2000, dopo aver collezionato 3 reti in 43 presenze, passa al Parma.

Martin Jorgensen (1997-2004)
Arriva dall’Aarhus nel 1997 e in Friuli vive gli anni d’oro di Zaccheroni e Guidolin. Rimane a Udine per sette stagioni, diventando una bandiera della squadra. Da centrocampista avanzato si trasforma in un giocatore completo in grado di ricoprire in campo svariate posizioni. Segna 30 goal in 184 partite giocate. Si trasferisce alla Fiorentina nel 2004.

David Pizarro (1999-2005)
Il centrocampista cileno approda a Udine nel 1999, quando viene comprato dal Santiago Wonderers. Dopo appena due anni e sole 9 presenze, torna in patria, all’Universidad, salvo poi rivestire la maglia bianconera nel 2002 con Luciano Spalletti, e imporsi come uno dei più talentuosi registi di centrocampo della serie A. Passa all’Inter nel 2005.

Morgan De Sanctis (1999-2007)

L’attuale portiere del Napoli giunge all’Udinese nel 1999, dopo esser stato ceduto dalla Juventus, che decide di non puntare su di lui per il futuro. Nella stagione 2002-03 conquista il ruolo di titolare e diventa uno dei più forti portieri italiani. Lascia il Friuli nel 2007 per andare a giocare in Spagna, al Siviglia.

Stefano Fiore (1999-2001)
La squadra friulana decide di scommettere sul centrocampista del Parma nella stagione 1999-2000, sotto la guida di Gigi De Canio. Il giocatore in sole due stagioni si impone come leader del centrocampo bianconero, viene chiamato in azzurro da Dino Zoff ed è conteso dai grandi club. Passa alla Lazio nel 2001, dopo aver segnato 19 reti in 76 presenze.

Felipe Dal Bello (1999-2010)
Il difensore brasiliano è una scoperta dell’osservatore Manuel Gerolin, che decide di portarlo a Udine a 15 anni. Esordisce in prima squadra nel 2002, e ci resta per otto stagioni, collezionando 139 presenze e 7 reti. Emerge come difensore di talento. A gennaio 2010 passa alla Fiorentina in prestito oneroso con diritto di riscatto.

Vincenzo Iaquinta (2000-2007)
L’attaccante calabrese viene ingaggiato nel 2000 dal Castel di Sangro, club che milita in serie B. In sette stagioni a Udine migliora moltissimo, diventando, con Spalletti alla guida del club, un giocatore fondamentale della squadra. Segna 58 reti in 176 gare in bianconero, e dà un grosso contributo alla qualificazione della squadra alla Champions League nella stagione 2004-05, guadagnandosi la chiamata in azzurro. Nel 2007 la Juventus sceglie di puntare su di lui per il dopo Calciopoli.  

Marek Jankulovski (2002-2005)
Il ceco arriva a Udine via Napoli nel 2002. Gioca da terzino sinistro o da centrocampista, e, con Spalletti in panchina diventa un giocatore fondamentale della squadra friulana, con cui segna 15 goal in 91 gare. Nel 2005 è acquistato dal Milan per otto milioni e mezzo di euro. 

Sulley Muntari (2002-2007)
Dopo Appiah prosegue con lui la tradizione dei grandi centrocampisti ghanesi in Friuli. Arriva da sconosciuto nel 2002, prelevato dalla compagine giovanile africana del Liberty Professionals. Resta in bianconero 5 anni, e diventa uno dei centrocampisti più forti in fase di interdizione dell’intera serie A. Nel 2007 approda al Portsmouth per 12 milioni di euro.

Asamoah Gyan (2004-2008)
Acquistato dallo stesso club giovanile di Muntari nel 2004, l’attaccante, dopo una sola presenza in bianconero, viene ceduto in prestito al Modena. Dopo due stagioni con i Canarini, torna in Friuli e come vice Iaquinta colleziona altre 38 gare e 11 goal in due anni. Nel 2008 passa al Rennes per otto milioni di euro.

Simone Pepe (2006-2010)
L’esterno arriva in comproprietà dal Palermo nel gennaio 2006. Dopo un anno di prestito al Cagliari, viene riscattato dall’Udinese e diventa un giocatore importante nello scacchiere tattico di Pasquale Marino. Con la squadra friulana segna in tutto 14 goal, prima di passare quest’anno alla Juventus di Del Neri con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a sette milioni e mezzo di euro.

Andrea Dossena (2006-2008)
Gioca in bianconero dal 2006 al 2008, dopo esser stato acquistato dal Treviso per 500 mila euro. Si afferma come terzino di assoluto livello nella massima serie, e viene poi comprato dal Liverpool nell’estate 2008 per dieci milioni.

Gaetano D'Agostino (2006-2010)
Arriva all’Udinese dal Messina nel 2006. In quattro stagioni, in cui colleziona 12 reti in 114 presenze, si impone come uno dei registi di centrocampo dal rendimento più elevato. La Fiorentina decide allora di puntare su di lui per il dopo Prandelli e lo acquista la scorsa estate con la formula della comproprietà, pagando al club friulano quattro milioni e mezzo di euro. 

Fabio Quagliarella (2007-2009)
L’Udinese si aggiudica la comproprietà dell’attaccante per 7,3 milioni di euro e lo strappa alla Samp nel 2007. In due stagioni in Friuli Quagliarella segna 25 reti in 73 partite giocate. Nel 2009 passa al Napoli per 16 milioni.

I Campioni di Oggi

Antonio Di Natale (2004-?)
Il capitano bianconero, a Udine dal 2004, ha mantenuto negli ultimi anni una media goal e un livello di rendimento impressionanti. Laureatosi capocannoniere nella scorsa stagione, si sta confermando anche in questa come re dei bomber. Ha rifiutato la scorsa estate il trasferimento alla Juventus, giurando fedeltà alla squadra friulana.
 
Cristian Zapata (2005...)
Il difensore arriva in Friuli nel 2005 dal Deportivo Calì per 500 mila euro. Pur giovanissimo, dimostra da subito il suo grande talento e le grandi doti atletiche. Oggi è un pilastro della squadra di Guidolin, nonché uno dei giocatori più ambiti dalle big europee, pur avendo soltanto 25 anni. A contendersi il colombiano per la prossima stagione ci sono le tre big italiane Milan, Inter e Juventus, il Bayern Monaco in Germania, il Manchester City e l’Arsenal in Inghilterra. 

Samir Handanovic (2007....)
L’Udinese ha prelevato il portiere sloveno dal Rimini nel 2007. Questo è il quarto anno per lui nella squadra friulana. Sul successore di De Sanctis hanno già messo gli occhi molti club importanti. Handanovic, il cui contratto scade nel 2012, piace all’estero a Bayern Monaco, Tottenham e Zenit San Pietroburgo, in Italia a Roma e Juventus.

Gokhan Inler (2007...)
Il regista svizzero è uno dei leader della squadra friulana. Arrivato dallo Zurigo nel 2007 per due milioni di euro, è oggi uno dei giocatori dal rendimento più elevato in Serie A nel suo ruolo. Ad un passo dall’Inter nell’ultimo mercato invernale, il Napoli gli fa la corte da diversi mesi. Ora il suo cartellino vale 18 milioni di euro.

Mauricio Isla (2007...)

Cresciuto nelle fila dell’Universidad Catolica, l’esterno destro cileno viene acquistato dall’Udinese nel 2007 dopo aver giocato i Mondiali Under 20 con la sua Nazionale. In questa stagione si sta rivelando una pedina essenziale dello scacchiere di Guidolin. Per aggiudicarsi il suo cartellino sono in pole position i russi del Lokomotiv Mosca, mentre più defilate ci sono Manchester United e Inter.

Alexis Sanchez (2008....)
Il cileno sta letteralmente esplodendo in tutto il suo potenziale in questo campionato. L’Udinese lo ha acquistato giovanissimo dal Cobreloa nel 2006 per due milioni di euro, e dopo averlo girato in prestito prima al Colo Colo, poi al River Plate, lo ha ripreso con sé nel 2008. Questa è la stagione della sua consacrazione. Ora “El Niño Maravilla” vale circa 30 milioni, e a lui sono interessate tutte le big d’Europa. Barcellona, Inter, Manchester United, Manchester City e Chelsea potrebbero scatenare un’asta la prossima estate per aggiudicarselo.

Kwadwo Asamoah (2008...)
Il centrocampista ghanese arriva nel 2008 dal Bellinzona per un milione di euro. Dopo tre anni in bianconero è diventato un titolare inamovibile della squadra di Guidolin e il suo prezzo è già salito a 10 milioni di euro. Il giocatore piace molto a Cska Mosca e Inter.

Mehdi Benatia (2010...)
L’Udinese se lo aggiudica a gennaio 2010 pagandolo 500 mila euro al Clermont-Ferrand, club della seconda divisione francese. Il marocchino arriva in Friuli in estate e si rivela subito un ottimo centrale difensivo che non disdegna le incursioni offensive sui calci piazzati. La sua valutazione attuale si aggira già attorno ai 6 milioni.

Pablo Armero (2010...)
E' la vera rivelazione dell’Udinese di quest’anno. Con le sue doti atletiche e tecniche il colombiano, arrivato dal Palmeiras, ha conquistato una maglia da titolare e si è dimostrato una freccia determinante nell’arco di Guidolin. Il Parma, che poteva prenderlo per 200 mila euro, decise in estate di scartarlo. Ora lui vale attorno ai 10 milioni, e interessa a club di primissima fascia come Inter, Barcellona e Arsenal.


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